Non è certo raro nella Storia leggere di fatti che parlano di una giustizia mal amministrata. Nel 1450 nella contea del Kent (nel sud-est di Londra), sotto il regno di Enrico VI, scoppiò una insurrezione di contadini per protestare contro le tasse elevate e la corruzione dei nobili che manipolavano le decisioni del debole re per i propri interessi. A capo degli insorti si mise un giovane irlandese di nome Jack Cade (1420 ca.-1450), il quale pubblicò “la protesta dei poveri popolani”, una lista di rimostranze contro il parlamento e l'aristocrazia per come amministravano le leggi. Ci furono poi scontri sanguinosi in cui morirono molti ribelli per cui Cade accettò di porre fine alla rivolta in cambio del perdono e la promessa che le richieste pubblicate venissero accettate.
La promessa del perdono data non fu però rispettata. Jack Cade accusato di alto tradimento, venne squartato nella pubblica piazza e poi trasportato in molte città come monito a chi voleva ancora ribellarsi; 34 ribelli furono giustiziati e alla fine perdonati risultarono solo gli impossibili da rintracciare. La giustizia avrebbe dovuto mettere in atto avvocati e processi, tuttavia in quel lontano 1450 non se ne videro.
(FAGR 28-11-2021)
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