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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LO SCOPRITORE DELLE LEGGI DEI MOTI DEI PIANETI 
 
Giovanni Keplero (1571-1630), nome italianizzato di Johannes Kepler, astronomo, matematico e filosofo tedesco, scoprì le leggi che regolano i moti dei pianeti, ma non fu riconosciuto subito dalla comunità scientifica; nemmeno Galileo Galilei, Bacone e Cartesio gli diedero importanza.  
Ammirando gli studi di Copernico e la sua teoria ipotizzante il sole al centro di un sistema che vedeva i pianeti giragli attorno, Keplero scrisse le sue prime due leggi mentre era sotto la protezione (dal 1609) dell'imperatore Rodolfo II nel suo capolavoro: “Astronomia nuova”; qui espose i risultati di dieci anni di lavoro e enunciò le sue leggi sui moti dei pianeti. Scoprì la terza legge (che prese poi il suo nome), dopo la morte di Rodolfo II (nel 1618) e la pubblicò in “Harmonices mundi”, ma poi cominciò il suo declino. Ebbe problemi con l'Inquisizione (sua madre venne processata come strega) e finì in povertà. Le leggi da lui scoperte erano estranee al rigore scientifico per cui ebbe riconoscimenti solo dopo che Newton  le usò nei suoi studi. La comunità scientifica in seguito le accettò, ma troppo tardi per le gratificazioni che meritava. 
(FAGR 19-03-2021)