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UN IMPEGNO LETTERARIO PER UN IDEALE POLITICO
Una delle motivazioni che spinsero i fratelli Jacob Ludwing Grimm (1785-1863) e Wilhelm Karl Grimm (1786-1859) a trascrivere le fiabe più famose della tradizione tedesca orale, fu il desiderio di costruire una identità germanica; questo fu anche il motivo per cui lavorarono alla compilazione di un dizionario tedesco in 33 volumi, ancora oggi considerato la fonte più autorevole per l'etimologia dei vocaboli tedeschi. All'inizio del XIX secolo la Germania era frammentata in centinaia di piccole nazioni unite solo dalla stessa lingua e i fratelli Grimm, esperti linguisti e filologi, verranno ricordati come gli iniziatori della germanistica, ossia la disciplina accademica che tramanda la lingua e la letteratura tedesca. Essi studiarono legge all'Università di Marburgo e furono poi professori all'Università di Gottinga, dove con altri cinque colleghi, arrivarono alla cronaca divenendo famosi con il nome dei “Sette di Gottinga”, per aver protestato contro l'abrogazione della costituzione liberale dello Stato di Hannover da parte del sovrano Ernesto Augusto I.
Per il loro desiderio di democrazia, naturalmente furono dopo tutti licenziati dall'Università e alcuni perfino deportati, però l'opinione pubblica fu dalla loro parte. Se in tutto il mondo i fratelli Grimm sono celebri come scrittori di favole note come: Biancaneve, Cappuccetto rosso, Cenerentola, Pollicino, Hansel e Gretel, eccetera, oltre che per essere i fondatori della germanistica, i tedeschi li riconoscono oggi anche come i personaggi più importanti nel formare l'opinione pubblica tedesca alla democrazia.
(FAGR 19-03-2021)
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