|
LE NUMEROSE CATTEDRALI SVEDESI DISTRUTTE IN INCENDI
Seppure non risultino come incendi dolosi (a parte le barbarie compite dai russi durante la Grande guerra del nord), la Svezia ha un così alto numero di cattedrali luterane bruciate da far sorgere comunque il dubbio di qualche intervento della mano umana. Ecco l'elenco di quelle che per desiderio della comunità furono ricostruite:
1) Cattedrale luterana di Goteborg costruita nel 1633 in stile barocco dal re Gustavo Adolfo di Svezia, bruciò nella notte dell'aprile 1721; riaperta nel 1722 venne distrutta di nuovo da un altro incendio nel 1802 e ricostruita ad opera dell'architetto Carl Wilhelm, ma a causa della sua morte, ultimata nel 1827 dal suo assistente Justus Weinberg.
2) Cattedrale luterana di Harnosand in stile barocco e consacrata nel 1593, venne bruciata nel 1721 dai russi durante la Grande guerra del nord. L'attuale chiesa fu completata nel 1846 dall'architetto Johan Hawerman.
3) Cattedrale luterana di Linkoping, costruita in stile gotico fu danneggiata da due incendi uno nel 1546 e un altro nel 1567; venne restaurata dall'architetto Helgo Zettervall nel 1886, il quale cercò di recuperare le forme antiche.
4) La Cattedrale luterana di Karlstad costruita in stile barocco, subì il primo incendio nel 1616; inaugurata la nuova nel 1730, bruciò da capo nel 1865 e questa volta venne restaurata in stile Neoclassico.
5) La Cattedrale luterana di Stoccolma edificata nel 1279 da Birger Jarl (fondatore di Stoccolma) in stile gotico-baltico, bruciò nel 1306 e venne ricostruita nel 1340; in seguito sarà restaurata in stile barocco dall'architetto Johan Carlberg (1683-1773).
6) La Cattedrale luterana di Vaxjo realizzata nel XII secolo in stile gotico bruciò nel 1276 in un terribile incendio; ricostruita bruciò di nuovo nel 1570; questa chiesa venne poi restaurata nel 1585 in stile rinascimentale.
7) La Cattedrale luterana di Lulea bruciò nel 1667; ricostruita subì un altro incendio nel 1887 e venne restaurata nel 1893 in stile neo-gotico dall'architetto Adolf Melander.
(FAGR 24-10-2020)
| 
RIVISTA DELLA FAGR-Editore
I LIBRI DELLA FAGR
