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IL CASO CLAMOROSO DEL GIGANTE DI CARDIFF
Una statua di pietra alta 3 metri, chiamata Gigante di Cardiff, venne fatta passare per un autentico capolavoro dell'arte antica e esposto al Museo delle antichità di Farmington Hills, dove rimane ancora oggi nonostante si sappia ormai si tratti di un falso.
La storia di questa scultura parla di una bufala ben organizzata nel 1869 da George Hull, un tabaccaio di New York, il quale indispettito da una discussione avvenuta in una riunione metodista che parlava di giganti vissuti sulla Terra, decise di farne ritrovare uno pietrificato per prendersi gioco dei suoi creduloni concittadini.
Hull commissionò il lavoro ad uno scalpellino tedesco, Edward Burgharot, di New York, facendogli giurare di mantenere il segreto; finse poi di voler scavare un pozzo e di trovare miracolosamente la gigantesca statua. Il suo imbroglio ebbe un grande successo e soprattutto un immenso interesse dei media che da scherzo per lui divenne un grosso affare.
All'inizio fece pagare un biglietto a chi voleva vederlo e accorsero talmente numerosi curiosi che poté anche alzare notevolmente il prezzo, infine anche vendere la statua con un guadagno notevole. La bufala del Gigante di Cardiff fece così scalpore che ci fu anche chi scolpì un suo falso per cercare di truffare il truffatore.
Alla fine Hull confesserà il suo inganno, però ormai la statua era già al museo e essendo tanto famosa, lì rimase.
Da allora le bufale di questo genere non si contarono più, ma i musei diventarono molto più prudenti nei loro acquisti.
(FAGR 23-9-19)
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