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IL CAVALIERE MIGLIORE DEL MONDO
L'imperatore Carlo V chiamò Baldassarre di Castiglione (1478-1529) “Il cavaliere migliore del mondo” e ne aveva buoni motivi; lui fu eccellente umanista, letterato, diplomatico e militare, ma soprattutto risulta come colui che rese un grande servizio alla classe aristocratica scrivendo “Il Cortigiano”.
Si tratta della prima guida pratica di come avere successo nella vita affascinando con della buona conversazione chi deteneva il potere. Ai tempi di Baldassarre il modo di pensare stava cambiando radicalmente, si usciva infatti dai vincoli della religione per dare più libertà agli interessi individuali.
Quando si dice che nel Rinascimento l'uomo fu messo al centro del mondo s'intende come a quel tempo si desiderasse rendere la vita umana più piacevole di quella vissuta nel Medioevo concentrata solo su astrattismi spirituali. Si cercava quindi una bellezza capace di unire alle doti morali quelle intellettuali senza dover per forza passare per vie religiose.
Questo scrittore seppure imparentato per via materna con i Gonzaga e dotato di grande talento letterario, impiegò quasi quindici anni per pubblicare “Il cortigiano” (lo scrisse tra il 1513 e il 1514 e lo pubblicò nel 1528) e non ci sarebbe mai riuscito se non avesse intuito come diventare un uomo di successo affascinando i potenti. Si, Baldassarre di Castiglione, fu il migliore cavaliere del mondo e la sua lezione del “savoir faire” tanto amata in Francia nel Seicento (vedi articolo “letteratura di spirito” tra i generi letterari) è ancora molto seguita anche oggi.
(FAGR 27-6-19)
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