IL PADRE DELLA LETTERATURA INGLESE
Dante Alighieri viene considerato il padre della letteratura europea, in quanto tutti si ispirarono un po' ai suoi testi, specialmente nell'idea di scrivere in volgare e non in latino come si usava ovunque nel primo Medioevo (questa ispirazione gli fu data da Federico II di Sveva, imperatore del Sacro Romano Impero, eccellente poeta che amò comporre in dialetto siciliano).
Il viaggio in Italia dello scrittore e poeta inglese Geoffrey Chaucer (1343-1400), lo mise in contatto con i libri di Dante, Petrarca e Boccaccio scritti in dialetto toscano e quando fece ritorno in patria, anche lui preferì comporre le sue opere in volgare. L'idea ebbe successo anche in Inghilterra e infatti Chaucer riuscì a rimanere al servizio di ben tre re: Edoardo III, Riccardo II e Enrico IV.
Egli venne molto apprezzato, tanto che quando questo poeta fu catturato durante l'assedio di Reims, Edoardo III pagò un grosso riscatto per farlo liberare. Nonostante fosse il figlio di un venditore di vini, Geoffrey Chaucer si sposò con Filippa Roet imparentata con l'alta aristocrazia inglese e solo quando lei morì nel 1387, dovette affrontare problemi economici, i quali lo gettarono in depressione.
Come spesso accade però, i geni danno il meglio di loro stessi proprio se depressi e così capitò anche a colui che oggi viene considerato il padre della letteratura inglese, perché proprio in questo periodo iniziò il suo capolavoro: “I racconti di Canterbury”; a ispirarlo questa volta sarà la lettura del “Decamerone” di Boccaccio, sicuramente fatta mentre si trovava a Firenze. Morirà poco dopo averlo scritto.
(FAGR 26-11-18)
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