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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
UNA GRANDE SCIENZIATA RIMASTA SENZA PREMIO NOBEL 
 
L'astronoma statunitense Vera Rubin (1928-2016) scoprì la “materia oscura”, ma non vinse mai il Premio Nobel. Come mai questa donna che si accorse dell'esistenza del 25% dell'Universo costituito da una componente misteriosa invisibile perché non emette radiazioni elettromagnetiche, ha ricevuto parecchi riconoscimenti, le è stata dedicata un asteroide, però le venne negato il premio più onorifico di tutti? Perché era una donna? No, naturalmente.  
Nessuno lo sa precisamente, ma ci sono delle supposizioni.  
Un motivo potrebbe essere ricercato ad esempio nell'antipatia di Alfred Nobel per la matematica (non esiste un Premio Nobel per la matematica) o almeno per i matematici (si dice che la moglie lo tradì con un matematico).  
Ebbene la scoperta della Rubin non è avvenuta tramite studi astrofisici che rientrano bene nell'eredità del Premio Nobel dedicato alla fisica, ma da calcoli matematici che non quadravano mai a causa del manifestarsi attraverso gli effetti gravitazionali di una materia impossibile da definire in quanto diversa da quella conosciuta.  
Vera Rubin fu una pioniera nello studio delle galassie e speriamo non sia stato un avvenimento oscuro come la materia da lei portata a conoscenza di tutti noi, a creare antipatia verso la matematica nello scienziato inventore della dinamite, ciononostante di altri motivi non ve ne sono molti, se non parecchio sfavorevoli verso l'imparzialità dei giudici svedesi che fanno rispettare il testamento di Nobel. 
 
(FAGR 15-2-18)