AMICIZIE TRA LETTERATI E PITTORI
In Francia nel XIX secolo vi fu una mentalità aperta, ma fino ad un certo punto: i migranti strinsero sempre amicizie tra loro e i francesi preferirono frequentare i connazionali.
I letterati francesi in questo periodo divennero più solidali con i pittori; nel secolo precedente difficilmente avrebbero considerato amici chi lavorava con i pennelli, invece da ora si sentirono meno propensi a chiudersi in caste.
Si conoscono numerose amicizie tra poeti e pittori francesi, tra cui ricordiamo quella dello scrittore Honoré Balzac con Eugène Delacroix, testimoniata dalla dedica del suo libro “La fanciulla dagli occhi d'oro” al pittore; quella di Emile Zola con il pittore Henry de Groux, uomo fisicamente forte tanto da fare da guardia del corpo allo scrittore nel periodo in cui vi furono dei disordini causati dall'affare Dreyfus; molto nota è anche l'amicizia del poeta Arthur Rimbaud con il pittore Jean-Louis Forain che nel gennaio del 1872 andarono a convivere insieme in una soffitta in rue Campagne-Premiére a Montparnasse.
Si tratta di un cambiamento di mentalità notevole. Si esclude che ci sia stato un maggior interesse verso la pittura; l'invasione di pittori stranieri nella capitale capaci di attirare tanta attenzione dell'alta società su loro, al contrario potrebbe aver aumentato lo spirito nazionalistico degli scrittori.
Bisogna ammettere che tali sodalizi funzionarono. Gli elogi degli uomini di pensiero contarono molto nell'aumentare l'interesse dei collezionisti e i pittori francesi nell'Ottocento ebbero così maggiore pubblicità di quelli stranieri.
(FAGR 15-9-17)
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