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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LE NEBULOSE 
 
Nelle notti serene il cielo ci appare ricoperto solo di stelle e solo a determinate condizioni (quando la volta celeste è molto buia), si possono scorgere ad occhio nudo altri fenomeni; essi si vedono invece sempre bene con i telescopi, ciascuno con la propria forma e colore; tra questi vi sono le nebulose, nubi di gas e polveri che per molti astrofili sono i corpi celesti più belli da ammirare. 
Le nebulose sono presenti sia nella nostra galassia che in quelle esterne ed è proprio nel loro interno che nascono le stelle.  
Una nebulosa è composta principalmente da idrogeni con l'aggiunta di polveri varie. Essa con il passare del tempo può riscaldarsi fino a raggiungere 10 milioni di gradi; tanto calore provoca reazioni di fusioni nucleari che fanno scaturire dal nulla le stelle e permettono anche il loro rimanere attive per milioni o perfino miliardi di anni. Per molto tempo le stelle tengono attorno a sé i resti dei materiali da cui si sono formate e lo rendono visibile ai telescopi con la luce che emanano. 
L'effetto ottico per chi guarda queste immense nubi di gas, è di grande effetto; a predominare è il colore rosso dell'idrogeno, ma alle volte appaiono altri colori degli elementi chimici che contengono come ad esempio il verde dell'ossigeno.  
Le nebulose possono essere di tre tipi:   a emissione, a riflessione e oscure; le prime sono le più brillanti giacché formate dalle stelle giovani capaci di illuminare tutti i materiali di cui sono circondate; le seconde risplendono di luce  riflessa perché non contengono elementi fortemente energetici come quelle ad emissione (qui il colore predominante è l'azzurro e un caso tipico è quello delle Pleiadi); le terze si presentano come macchie nere su uno sfondo luminoso (esse sono composte da polveri fredde e per questo si vedono nere, ma se hanno alle spalle qualche nebulosa a emissione, si rendono visibili). 
Nel centro della nostra galassia (detta anche Via Lattea) di cui il nostro sistema solare è solo un piccolo braccio, proprio nel punto corrispondente alla costellazione del Sagittario, si concentrano il maggior numero di nebulose.  
Il centro di una galassia è sempre il più ricco di materiale interstellare sotto forma di gas e polveri; lì si è prodotto quasi tutto quanto vi è nella galassia. 
Tra le nebulose più famose del cielo vi è quella nota con il nome di Trifida. Essa ha colori brillanti ed è composta principalmente di idrogeno e polveri. Questa nebulosa si trova nella costellazione del Sagittario e deve il suo nome al fatto che è divisa in tre parti da strisce nere composte da polveri fredde. Nel cuore di Trifida sono stati individuati 30 embrioni di stelle nascenti. Altrettanto famosa è la nebulosa di Orione, definita una “nursey” di stelle dagli astronomi perché sono in formazione al suo interno numerose stelle e essendo molto vicina a noi, osservarla permette di ricostruire con precisione come è nato anche il nostro sistema solare.  
Il primo a registrare la nebulosa di Orione, detta anche M42, fu Nicolas-Claude Fabri de Peiresc. La parte più brillante di questa nebulosa è detta Trapezio e qui, si trovano un gruppo di stelle giovani (300.000 anni) di cui ad occhio nudo è possibile scorgere solo Theta Orionis.  
La nebulosa di Orione comprende un’associazione di stelle giovani, di cui alcune si sono già formate (ne sono state rilevate 3000), altre sono in formazione. 
(FAGR 16-1-17) 
Nebulosa Trifida